Dopo aver fortemente voluto e rivendicato lo sgombero di Atlantide lo scorso ottobre, martedì il sindaco uscente si è spinto fino a invocare la repressione delle libertà democratiche fondamentali, ipotizzando che una manifestazione nazionale LGBT e femminista come quella del 21 maggio possa essere vietata per le beghe della sua campagna elettorale e il suo bisogno di scavalcare a destra chiunque, anticipando e legittimando l’istituzione di una “zona rossa” permanente attorno ai Casseri di Porta Santo Stefano.
La retorica delle regole e della legalità è evidentemente sfuggita di mano al PD, che ha perso del tutto il senso della misura, accecato dalla “volontà di punire” tutto ciò che non si allinea e non “collabora” a un progetto di città omologata, e forse anche infastidito tanto quanto Ilaria Giorgetti dalla presenza visibile e gioiosa, domenica pomeriggio davanti ad Atlantide, di lesbiche gay e punk. Dovranno rassegnarsi al fatto che sgomberare e chiudere gli spazi autogestiti non significa far uscire dalla scena (pubblica) i soggetti che li hanno fatti vivere e che anche fuori da questi spazi continuano ad auto-organizzarsi autonomamente.
Merola e il suo partito cercano di acquistare un’immagine gay-friendly a prezzi stracciati, saltando sui palchi dei Pride, o promettendo di celebrare le unioni delle coppie omosessuali nella stessa sala in cui si celebrano i matrimoni civili etero. Peccato che con la legge che approvata ieri alla Camera, le coppie gay e lebiche vengono private del diritto di essere riconosciute genitori dei loro stessi figli. Una foto ricordo in sala rossa è un po’ poco come premio di consolazione.
Il SomMovimento NazioAnale ha scelto Bologna per la manifestazione transfemminista, lesbica e frocia VENIAMO OVUNQUE perché qui, con lo sgombero di Atlantide lo scorso ottobre, è stato particolarmente violento l’attacco all’organizzazione e all’iniziativa politica di lesbiche, gay, trans, femministe e punk, e allo stesso tempo particolarmente subdolo ed evidente il tentativo dell’amministrazione comunale di promuoversi attraverso un’immagine di città accogliente, “alternativa”, “collaborativa” e all’avanguardia per i diritti LGBT. Fatti emblematici di quanto avviene anche in altre città e nella politica nazionale.
Di fronte al tentativo di partiti e istituzioni di comprarci con scampoli di diritti civili mentre fanno strage dei diritti sociali e politici di tutte/i – ma in particolare di donne, froce, lesbiche e trans precarie e di migranti e rifugiati/e – abbiamo già dichiarato la nostra indipendenza.
Mentre si rincorrono milioni di dichiarazioni noi stiamo continuando nei preparativi per la manifestazione nazioAnale transfemminista lesbica e frocia “Veniamo ovunque”. Non ci trascineranno nella loro campagna elettorale – in quella di nessuno.
Il 21 maggio saremo in piazza con gruppi transfemministi e queer da tutta Italia per rimettere al centro la materialità delle nostre vite. Come donne, lesbiche, gay, trans abbiamo molto da dire non solo sui diritti di una presunta “minoranza” ma anche, ad esempio, sul lavoro e sullo sfruttamento, su come il lavoro di cura svolto gratuitamente dalle donne permetta agli uomini di lavorare e guadagnare di più, su come le nostre passioni e tutto ciò che siamo vengano messi a frutto sul mercato del lavoro senza che ce ne venga nulla in cambio, su come il mansionario implicito e non pagato di molti posti di lavoro includa tutto un lavoro di cura e di seduzione di capi, colleghi e clienti che risulta particolarmente pesante per donne, gay e lesbiche. Abbiamo molto da dire sullo smantellamento del welfare, sulla logica della competizione e del merito per cui di fronte alla povertà si prospettano solo soluzioni individualizzate e temporanee e corsi per imparare a scrivere meglio il CV, sulla necessità di una riappropriazione collettiva della gestione della nostra salute oltre il binarismo dei sessi e dei generi, sulla lotta per l’aborto libero, gratuito e sicuro.
Reclamiamo libertà di circolazione attraverso i confini degli stati e dei generi e rifiutiamo la strumentalizzazione delle istanze di donne e lgbt in funzione razzista e islamofobica.
Reclamiamo spazi di autorganizzazione politica e di socialità non mercificata, che ci sono necessari tanto quanto casa e reddito di autodeterminazione per poter vivere la nostra sessualità, affettività, espressione di genere e la nostra capacità di iniziativa politica collettiva fuori dal ricatto della precarietà o della dipendenza da genitori o partner.
Vogliamo portare tutto questo nelle strade e nelle piazze della città con le pratiche comunicative e performative che ci hanno sempre caratterizzato: sarà una manifestazione divertente, con buona pace di chi, parlando di manifestazioni politiche che “degenerano” in party illegali, evidentemente non sa che “se non posso ballare, non è la mia rivoluzione”.
Invitiamo tutte e tutti a venire con noi sabato 21 maggio, alle ore 15, in piazza del Nettuno.
Le Atlantidee
Laboratorio Smaschieramenti
Nulla Osta
Info:
http://atlantideresiste.noblogs.org
http://smaschieramenti.noblogs.org
infosmaschieramenti[chiocciola]inventati[punto]org
Aggiornamenti sulla manifestazione VENIAMO OVUNQUE del 21 maggio:
http://sommovimentonazioanale.noblogs.org
fb: SomMovimento nazioAnale
infosommovimento[chicciola]inventati[punto]org