Anche se il mondo non è finito nel 2012, Atlantide, favoloso continente emerso dal mare del provincialismo bolognese, rischia di essere definitivamente conquistata.
Dopo ripetuti attacchi (chiamati “bandi di assegnazione”), ai quali i suoi abitanti hanno risposto sempre con prontezza, ecco che le istituzioni tentano il bluff per vincere questa partita.
Per questo motivo abbiamo deciso di movimentare le acque intorno a noi lanciando una petizione che dal 28 dicembre, nonostante la concorrenza di veglioni e panettoni, ha già raccolto 1000 firme, con messaggi di solidarietà appassionati, determinati e ricchi di argomenti sul perché Atlantide deve vivere!
Mercoledì 9 gennaio alle 20 comincia l’onda della mobilitazione in città: iniziamo con un’assemblea pubblica alla Sala del Baraccano, in via S. Stefano 119.
Forti della consapevolezza che la preoccupazione per la (r)esistenza di Atlantide sia diffusa e condivisa, chiediamo a tutte e tutti di partecipare all’assemblea.
Se Atlantide affonda la cercherete per millenni
Atlantide R-Esiste!
Carissime grazie! L’abbiamo subito pubblicato qui e sulla pagina facebook. A stasera, speriamo. Un abbraccio, le Atlantidee
Comunicato in solidarietà di Atlantide di ArciLesbica Bologna
Apprendiamo con rammarico che l’amministrazione comunale e del quartiere Santo Stefano minaccia di sfrattare dalla loro storica sede i gruppi femministi, lesbici, queer e punk che dal 1998 popolano il Cassero di Porta Santo Stefano. Atlantide è sempre stata per Bologna e per la comunità lgbtiq bolognese un punto di riferimento imprescindibile, luogo politico e identitario che con la sua stessa esistenza ha contribuito, e contribuisce tutt’ora, a delineare l’aspetto di una città che della sua capacità di accoglienza si è sempre fatta vanto. Come già nel 2011, questa stessa città, tradendo in un certo senso anche la sua di identità, vuole riassegnare gli spazi di Porta Santo Stefano in favore di associazioni che nulla hanno a che fare con Atlantide.
Questa volontà svela, noi pensiamo, una generale mancanza di considerazione da parte delle amministrazioni cittadine per una realtà politica e culturale che invece opera da anni sul territorio bolognese, distinguendosi come centro importante di aggregazione e di produzione culturale e politica lgbtiq. Il Cassero di Porta Santo Stefano è andato configurandosi sempre più, negli anni, grazie anche alla capacità di autodeterminazione dei gruppi e dei collettivi che lo hanno abitato, prima di tutto come luogo di appartenenza e non certamente solo come luogo fisico come sembra dimostrare invece l’atteggiamento delle istituzioni bolognesi.
Come ArciLesbica Bologna sosteniamo e appoggiamo i gruppi di Atlantide: l’esistenza di spazi di autonomia e di elaborazione politica di tal genere non può e non deve essere messa in secondo piano.
09/01/2013
Rossella Carpiniello, presidente ArciLesbica Bologna