Comunicata Inter-NazioAnale transfemminista e queer per Atlantide
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Atlantide è stato un luogo dove sentirsi liber* di essere noi stess* e dove sperimentare la libertà di diventare divers*: un luogo dove i nostri bisogni trovavano voce e corpo/i e dove spazio ha trovato il nostro bi/sogno di inventare risposte favolose e frocissime alla violenza dell’eteronormatività, della precarietà e del neoliberismo sui nostri corpi e sui nostri affetti, così come il nostro desiderio di auto-organizzarci, di creare reti politico-affettive in grado di sostenere e potenziare le (nostre) vite fuori norma e la nostra voglia di inventare nuove forme della politica. Atlantide è un nodo fondamentale dei movimenti transfemministi e queer, in Italia e non solo, e ha permesso negli anni la costituzione di solide reti politiche.
Atlantide è rimasta negli anni uno spazio politico aperto a tutt*, è diventato un luogo fisico dove le tant* singolarità orfane di un riferimento politico nelle proprie città potevano confrontarsi, autorganizzarsi, produrre controsaperi; essere fisicamente in uno stesso luogo sentendosi tutt* compagne di uno stesso grande collettivo. Un luogo che ha risposto a dei bisogni materiali, che ha acuito la difficoltà di tutt* noi favolose singolarità dislocate di poter continuare i nostri percorsi politici e ri-incontrare compagne lontane unite dalle lotte e gli affetti.
Oggi, nel momento del suo sgombero, la rabbia e la tristezza sono di tutt* coloro che l’hanno attraversata nelle assemblee, nelle feste, nei momenti di ricerca e dibattito, accolt* e circondat* da sorell* e compagn* che hanno reso quel luogo un pezzo del nostro cuore.
Atlantide, oggi non meno di ieri, è dentro ciascun* di noi. È nei nostri desideri, nella nostra eccentricità. Di più: ATLANTIDE È CIASCUN* DI NOI. Ed è in queste lacrime e in questa rabbia per la viltà di un partito e di una giunta su posizioni sempre più neoliberiste e di destra, che fanno pinkwashing con le unioni civili, salvo poi far rimuovere di peso, dagli sbirri in assetto antisommossa, froce, lesbiche, trans*, punk, femministe e tutt* coloro che provano ad attraversare i confini tra corpi e desideri, e che ai sacri crismi del disciplinamento eteronormativo e della razionalità neoliberista contrappongono l’auto-organizzazione e la libertà politica di rigettare ogni norma che si fondi sulla neutralizzazione e sull’assimilazione.
Non sarà certo il loro bisogno di rimuoverci a fermarci, né i loro obiettivi di morte sociale che chiamano “legalità”, né quel muro eretto per sopperire a qualche problema di erezione. Anzi. Oggi Atlantide non affonda. Oggi Atlantide deborda, invade tutto e tutt*. Come scrivono le nostre sorelle atlantidee, da oggi in poi non solo Bologna, ma tutte le città in cui abitiamo, facciamo politica e amiamo – Perugia, Roma, Torino, Sassari, Milano, Bari, Vicenza, Trento, Lisbona, Coimbra, Parigi, Leicester, Melbourne… – saranno invase da orde di checche furibonde, di femministe perverse, di lesbiche guerriere, di trans* indisciplinat*, di punk senza etichette che faranno vivere Atlantide in ogni luogo.
Atlantide è nelle nostre lotte per l’autodeterminazione e per una giustizia sociale queer. È nelle nostre voci e nei nostri corpi quando sfiliamo ai cortei, quando gridiamo la nostra rabbia, ma anche quando amiamo, accogliamo, godiamo, e quando sovvertiamo quelle stesse norme da cui oggi dipende lo sgombero di Atlantide. L’intimidazione lanciata alle sorelle di Bologna ricade come un macigno sopra tutte noi. Complici e solidali, insieme rispondiamo: da oggi Atlantide è ovunque! Atlantide si tocca solo per godere: ora è il momento di farvela vedere.
Roger (Lisbon), Marìca (Bari), Luz (Bari), Barbara (Paris), Suzanne (Paris), Federico Zappino (Turin, Sassari, Milan, Bologna), Michela Baldo (Leicester), Michela (Perugia), Goffredo (Melbourne), Bartok (Perugia), Bea Guz (Coimbra, Trento, Vicenza), Rachele Borghi (Paris), Tati (Coimbra), Donna Là (Perugia), Roberta (Perugia), Marga/Samuel (everywhere like Atlantide, at present: Granada, Andalucia), Laura (Paris, Bologna), Marta (Paris, Bologna), Simone (Chieti, Pescara), Lorenzo (Verona), Rosi (Palermo), Lucia (Venice, Milan), Slavina (Rome, Barcelona), Vittoria (Palermo), Roberta Di Bella (Palermo), Alberto (Roma, Paris), Giulia (Perugia), Topa (Torino, Perugia), Porpora (Bologna), Darren (Bologna, Toronto, New York, Cleveland)
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DAJE FORTE ATLANTIDE!
Quando abbiamo letto la notizia dell’ennesimo avviso di sgombero affisso sulla porta di Atlantide c’è roduto proprio er culo (che comunque…è queer!). Non solo perché ogni sgombero è un atto di repressione e come tale lo rifiutiamo, ma anche perché le Atlantidee sono nostre sorelle, con cui abbiamo avuto modo di condividere momenti di confronti, scambi, percorsi, desideri e altro ancora.
Per questi motivi come cagne sciolte esprimiamo la nostra rabbiosa e favolosa solidarietà ad uno spazio storico che è reso vivo da froce, trans e tutte quelle identità perverse, indisciplinate, indecenti e strabordanti che sovvertono la norma, convinte che una minaccia di sgombero non sarà sufficiente a fermarci.
In un clima di sgomberi e repressione siamo pronte a difendere i nostri spazi e le nostre esperienze di autogestione e condivisione, e al tempo stesso a invadere tutto, riprendendoci ogni luogo che proveranno a sottrarci.
UNITE NELLA LOTTA COI TACCHI E COI LUSTRINI CI RIPRENDIAM LE STRADE DA SBIRRI E CELERINI!!!
Cagne Sciolte (Roma)
http://cagnesciolte.noblogs.org/2015/10/08/daje-forte-atlantide/
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Atlantide è ovunque! Solidarietà da Padova!
Ieri mattina fin dalle prime luci dell’alba centinaia di favolose corpesse e favolosi corpi si sono riunit* davanti alle colonne del cassero di porta Santo Stefano per difendere Atlantide dall’ingiunzione di sgombero che cinque giorni fa era stata affissa alle sue porte.
L’ultimatum delle otto è caduto nel vuoto anche se ad attendere gli zelanti tutori dell’ordine e del decoro era stato predisposto un tappeto di bicchieri pieni di vernice rosa e trappole glitterate: se con la coscienza pulita la giunta comunale tutta e gli esecutori materiali delle sue volontà si fossero presentati, avrebbero dovuto letteralmente sporcarsi le mani per riuscire ad entrare ed espugnare Atlantide. Dal pianeta sommerso le sue creature magiche e perturbanti, “orde di checche furibonde, di femministe perverse, di lesbiche guerriere, di trans* indisciplinat* e di punks senza etichette”, già si sono riversate nelle strade per ricordare che non è un luogo a contenerci ma siamo pronte a debordare ovunque.
Questa pericolosa e potente lobby gay ha riempito le prime ore della giornata di cori, musica, striscioni e chilometri di tulle, in attesa di chi aveva promesso in modo categorico di liberare da cose e persone i locali di Atlantide. Dentro i locali di Atlantide però nel frattempo cose e persone libere costruivano una serie di prove di resistenza queer allo sgombero, un vero test di sopravvivenza frocia per chi dovrà adempiere alla violenta chiusura degli spazi.
In culo sì, ma non così! A dispetto dei giochi interni alla giunta comunale, degli equilibri di partito, del pink washing e delle ruspe democratiche, le Atlantidee non si fermano e già preparano una settimana fitta di assemblee e appuntamenti. Soprattutto, prende il via una campagna #Atlantideovunque, che intende segnalare i luoghi inutilizzati, chiusi, posti sotto sgombero e mai riconvertiti, lasciati all’incuria, che invece potrebbero essere spazi liberati, attraversati e contaminati da esperienze di autogestione, da sperimentazioni queer, da sogni e bisogni sovversivi.
Da Padova a Bologna siamo accanto alla r/esistenza creativa e favolosa di Atlantide e alle sue occupanti. Dalle prime luci di ieri ai giorni che verranno, difendiamo Atlantide che resta dov’è, e ci riversiamo con lei nei quartieri, negli spazi, nelle città, perché quelle stesse vite indecorose, devianti, sovversive, queer, femministe, sono anche le nostre.
Coi nostri corpi, coi nostri desideri ma soprattutto con molto amore.
Atlantide si tocca ma solo per godere, se solo ci provate ve la facciam vedere!
Fuxia Block
Bios Lab
D.i.s.c.
http://www.fuxiablock.org/atlantide-e-ovunque-solidarieta-da-padova/
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Il MIT LOVE ATLANTIDE
Ci piace pensare Bologna favolosa come abbiamo cercato di costruirla fino a ora e per questo non riusciAmo a immaginarla senza Atlantide….impossibile! Lo spazio cittadino, fisico e culturale, che viviamo quotidianamente ci appartiene perchè lo abbiamo conquistato con la lotta, fa parte integrante del nostro percorso di emancipazione/liberazione per trans, lesbiche, omosessuali, queer e donne.
Atlantide, localmente e globalmente, e’ un meraviglioso laboratorio di idee cultura elaborazione e perché no….divertimento gioia, patrimonio di tutta la comunità locale e internazionale.
Per questo e per tanto altro il Mit non ci rinuncia.
La difenderemo insieme alla nostra gente costi quel che costi.
Atlantide è di Bologna e Bologna è di Atlantide.
RESISTENZA RESILIENZA COMBATTENZA
MIT Bologna
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Da Torino a Bologna, in tutta Italia assistiamo a una stretta sulla “legalità”. Spesso sfruttando la “rabbia” rabbiosa e rancorosa di pochi cittadini infastiditi da gente che non amano (ed è un odio “politico” anche questo), sindaci, assessori, prefetti, politicanti vari di fanno araldi e paladine dell’ordine e del rispetto delle regole. Che amara contraddizione, se pensiamo al livello di corruzione e di sfregio del diritto a cui arriva oggi la stessa classe politica ufficiale. Ma non è solo questo il punto.
Ci sono poi gli interessi economici di quelli che sono pronti a comprarsi per quattro euro gli spazi sgomberati. Sì, perché il passo dopo lo sgombero è la privatizzazione e la svendita del patrimonio pubblico. Ma non è nemmeno solo questo il punto.
Siamo solidali con tutte le realtà occupate che da anni fanno un lavoro politico e sociale importante, originale, pieno di significato, e lo fanno certamente per motivi diversi e opposti all’avidità personale e all’affarismo. Lo fanno perché hanno in mente un’altra idea – più autentica – del bene comune. Un’idea che va in direzione opposta alla privatizzazione delle nostre vite e che implica che soprattutto le realtà territoriali, locali, i “comuni”, siano sensibili e responsabili nel consentire spazi di cittadinanza democratica. Questo è il punto!
Oggi la nostra più viva e partecipe solidarietà va alle compagne e ai compagni di Atlantide, a Bologna: spazio frocio, femminista, punk che esiste dalla fine degli anni ’90. Sono esperienze preziose che sarebbe criminale far scomparire. Chiediamo quindi all’amministrazione di riconoscere i collettivi che animano Atlantide come degni interlocutori e di giungere con loro, e non contro di loro, a una soluzione che permetta a questa esperienza di continuare.
Perché “se Atlantide affonda la cercherete per millenni”.
Circolo Arci LGBTQ Maurice (Torino)
http://www.mauriceglbt.org/se-atlantide-affonda-la-cercherete-per-millenni/
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